DIZIONARIO DEI VALORI OBLATI

La GIUSTIZIA

Dal momento in cui la Chiesa ha iniziato a prendere in considerazione il ministero per la giustizia come essenziale ai fini dell’evangelizzazione, la giustizia è divenuta, in modo sempre più evidente, una virtù Oblata. La preoccupazione per la sorte dei poveri ha sempre caratterizzato la vita degli Oblati, così come la preoccupazione per i diritti della Chiesa; ma, più di recente, si è iniziato a riconoscere che la povertà poteva essere dovuta, tra le altre cose, a varie forme di ingiustizia. L’evangelizzazione ha quindi anche assunto l’aspetto di un aiuto dato a coloro che lottano contro l’ingiustizia. È a partire da questo momento che la giustizia sociale è parte integrante della spiritualità Oblata.

Autore

Lettera del Superiore generale in occasione dell’anno speciale di anniversario della Laudato Si’

Cari Oblati, Associati, Partner, Gioventù Oblata e tutti gli amici e persone di buona volontà,

Svegliatevi e mettetevi in gioco!

I migliori calcoli scientifici sul clima della nostra terra ci rivelano che la famiglia umana ha al massimo 10 anni di tempo prima che il deterioramento della terra diventi irreversibile! Dobbiamo agire ora e insieme, altrimenti questo prezioso dono di Dio verrà distrutto dal nostro spietato sfruttamento. Il quinto anniversario della Laudato Si’ è diventato la forza motivante per la costruzione di una rete mondiale di cattolici e di tutte le persone di buona volontà per ribaltare questa situazione prima che sia troppo tardi.

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Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace

Con il Concilio Vaticano II si apre un cammino nuovo per la Dottrina Sociale della Chiesa. Papa S. Paolo VI istituì, con un Motu Proprio, pubblicato il 6 Gennaio 1967, la Pontificia Commissione Justitia et Pax.

Come frutto del Concilio Vaticano II, S. Paolo VI dà il via ad una nuova socialità che coinvolge tutti: “Il Pontificio Consiglio intrattiene rapporti con tutte le istituzioni o movimenti internazionali nella Chiesa (Ordini e Congregazioni religiosi, Organizzazioni internazionali cattoliche) che, in comunione con gli episcopati, aiutano i cristiani a rendere testimonianza della loro fede anche nel loro agire sociale.”

Come stabilito dal Motu Proprio “Humanam Progressionem” del Santo Padre Papa Francesco, 

dal 1 gennaio 2017

le competenze del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace sono passate al 

DICASTERO PER IL SERVIZIO DELLO SVILUPPO UMANO INTEGRALE

IL NUOVO SITO WEB del Dicastero è:

www.humandevelopment.va

LA SEZIONE MIGRANTI E RIFUGIATI A SERVIZIO DELLE CHIESE LOCALI

Una Sezione del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale (DSSUI) si occupa
specificamente di quanto concerne i profughi e migranti. Questa sezione è posta ad tempus
sotto la guida del Sommo Pontefice che la esercita nei modi che ritiene opportuni (Statuti,
Art. 1, §4).
Il Santo Padre, nel Suo esercizio di guida della Sezione del DSSUI, che si occupa
specificamente di quanto concerne i profughi e migranti (Cfr. Statuto, Art. 1, § 4), ha
nominato Sotto-Segretari del suddetto nuovo Dicastero il Rev.do Padre Michael Czerny, S.J.
ed il Rev.do P. Fabio Baggio, C.S..

DICASTERO per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale (DSSUI)

La Chiesa e la Santa Sede indicano le linee guida sul pensiero di JPIC nello Statuto del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale voluto da Papa FRANCESCO che nei primi paragrafi dell’articolo 1 dice che: “§1. Il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale assume la sollecitudine della Santa Sede per quanto riguarda la giustizia e la pace, incluse le questioni relative alle migrazioni, la salute, le opere di carità e la cura del creato.” e che “§2. Il Dicastero promuove lo sviluppo umano integrale alla luce del Vangelo e nel solco della dottrina sociale della Chiesa. A tal fine, esso intrattiene relazioni con le Conferenze Episcopali, offrendo la sua collaborazione affinché siano promossi i valori concernenti la giustizia, la pace, nonché la cura del creato.”

http://www.humandevelopment.va/it/il-dicastero/statuto.html

Eugenio: Contemporaneo di Cristo. (p. F. Jetté)

Eugènio de Mazenod (1782-1861)
Vescovo di Marsiglia, fondatore della Congregazione
dei Missionari Oblati di Maria Immacolata

CARLO GIUSEPPE EUGENIO DE MAZENOD fece la sua entrata in un mondo destinato a cambiare molto rapidamente. Nato a Aix-en-Provence, nel sud della Francia, il 1° agosto 1782 sembrava che avesse ereditato sia rango che ricchezza dalla sua famiglia, entrata non da molto tempo nella nobiltà di toga. Lo scompiglio della rivoluzione francese venne a rovesciare tutto ciò per sempre. All’età di otto anni Eugenio fu costretto a fuggire dalla Francia con la sua famiglia, abbandonando tutte le proprietà e cominciando così un periodo di undici anni di esilio sempre più penoso.

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