L’Amazzonia, luogo teologico – Sogno di un pianeta vivibile – di LUCIA CAPUZZI (Avvenire 12/02/2021)

Il cuore di Querida Amazonia è custodito nel paragrafo 57 dell’Esortazione. Un brano passepartout tra il “sogno ecologico”, di cui fa parte, e il “sogno ecclesiale” che da lì a poco papa Francesco illustrerà al lettore nelle pagine successive. «Noi credenti troviamo nell’Amazzonia un luogo teologico, uno spazio dove Dio stesso si manifesta e chiama i suoi figli», scrive il Pontefice. L’Amazzonia è uno dei luoghi nevralgici, fisici e sociali, «in» e «da» cui il Signore, in questo tempo, parla. A tutti, non solo ai popoli della foresta. Ne è convinto padre Adelson Araujo dos Santos, teologo e docente di spiritualità alla Pontificia Università Gregoriana che così – Amazônia, um lugar teológico – ha scelto di intitolare il libro-commento sul documento.

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Papa Francesco: la fratellanza nuova frontiera dell’umanità – Religioni per la pace – di MIMMO MUOLO (Avvenire 05/02/2021)

RELIGIONI PER LA PACE

Papa Francesco: la fratellanza nuova frontiera dell’umanità

MIMMO MUOLO

Roma

C’è un giardino ad Abu Dhabi dove lo scorso anno i giovani hanno appeso alle fronde degli alberi i loro pensieri di pace, scritti su centinaia di foglietti. Ieri, idealmente, anche il Papa e il grande imam di Al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb, hanno aggiunto i loro. Per ribadire di fronte al mondo – come ha sottolineato Francesco – che «la fratellanza è la nuova frontiera dell’umanità ». Che si è «o fratelli o nemici». Altrimenti «crolla tutto e ci distruggiamo a vicenda». E noi, ha aggiunto il Pontefice, «siamo fratelli, nati da uno stesso Padre. Con culture, tradizioni diverse, ma tutti fratelli. E nel rispetto delle nostre culture e tradizioni diverse, delle nostre cittadinanze diverse, bisogna costruire questa fratellanza». Messaggio di pace che oltre tutto giunge mentre si prepara il viaggio in Iraq a maggioranza islamica.

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Abu Dhabi firma del Documento sulla fratellanza umana – di Luca Geronico (Avvenire 04/02/2021)

IL SEGNO

Ad Abu Dhabi un nuovo inizio

Due anni fa la firma del Documento sulla fratellanza umana da parte del Papa e del grande imam di al-Azhar, Ahmad Al-Tayyeb. L’islamologo Branca: «Ricorda che siamo tutti immagine del Creatore»

LUCA GERONICO

Due anni fa esatti la firma del Documento sulla fratellanza umana di Abu Dhabi, poco più di 800 anni fa san Francesco di Assisi incontrava il sultano Malik al-Kamil. Due anniversari come incastonati l’uno sull’altro, nel rapporto religioso tra Oriente e Occidente.

Paolo Branca, docente di letteratura araba all’Università Cattolica di Milano, la visita di san Francesco fu un primo, forse mitico, inizio del dialogo islamo-cristiano. La firma di papa Bergoglio e del grande imam al Tayyeb ad Abu Dhabi, ora suggellato dalla Fratelli tutti, rappresenta un nuovo inizio di questo dialogo?

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Maria conforto dei migranti – 18 Gennaio 2021

Loreto – “Maria conforto dei migranti”. Questa invocazione, recentemente inserita da Papa Francesco nelle litanie lauretane si rivela oggi particolarmente suggestiva e appropriata. Nel contesto attuale, straordinariamente evocativa. Evoca la radice stessa dell’appellativo. Il termine ‘conforto’ ci riporta al significato originario di «fortificare», di «far coraggio», di «dare forza» nel tollerare delle avversità.

https://www.migrantesonline.it/2021/01/18/maria-conforto-dei-migranti/

Arcidiocesi di Cagliari – UPSL – Comunicato circa l’ipotesi di deposito di rifiuti radioattivi in Sardegna – 07 01 2021

L’Ufficio per la Pastorale Sociale e Lavoro, Pace e Salvaguardia del Creato della Diocesi di Cagliari, d’intesa con l’Arcivescovo, esprime profonda preoccupazione per l’individuazione, tra le aree potenzialmente idonee ad ospitare il deposito dei rifiuti radioattivi di tutta Italia, anche di 14 siti in Sardegna comprendenti, tra gli altri, territori ricadenti nella Diocesi di Cagliari (Nurri, Gergei, Villamar, Mandas, Siurgus Donigala, Segariu, Guasila e Ortacesus).

APPELLO dei leader della Chiesa cattolica di tutto il mondo : «Armi nucleari fuorilegge, atto di pace e di giustizia» (Avvenire 22/01/2021)

Noi, leader della Chiesa cattolica di tutto il mondo, accogliamo con favore l’entrata in vigore il 22 gennaio 2021 del Trattato delle Nazioni Unite sulla proibizione delle armi nucleari.

Siamo incoraggiati dal fatto che la maggioranza degli Stati membri delle Nazioni Unite sostenga attivamente il nuovo trattato attraverso l’adozione, le firme e le ratifiche. È giusto che la Santa Sede sia stata tra i primi Stati ad aderire all’accordo nel 2017. Inoltre, i sondaggi dell’opinione pubblica mondiale dimostrano la convinzione globale che le armi nucleari debbano essere abolite. La peggiore di tutte le armi di distruzione di massa è stata da tempo giudicata immorale. Adesso è anche finalmente illegale.

Messaggio per la 15ª Giornata Nazionale per la Custodia del Creato – 1° settembre 2020

Vivere in questo mondo con sobrietà,

con giustizia e con pietà (Tt 2,12)

Per nuovi stili di vita

In occasione della 15a Giornata Nazionale per la Custodia del Creato le preoccupazioni non mancano: l’appuntamento di quest’anno ha il sapore amaro dell’incertezza. Con san Paolo sentiamo davvero «che tutta la creazione geme e soffre le doglie del parto fino a oggi» (Rm 8,22).

Solo la fede in Cristo ci spinge a guardare in avanti e a mettere la nostra vita al servizio del progetto di Dio sulla storia. Con questo sguardo, saldi nella speranza, ci impegniamo a convertire i nostri stili di vita, disponendoci a «vivere in questo mondo con sobrietà, con giustizia e con pietà» (Tt 2,12).

Un ritratto di Giovanni Santolini artigiano di Giustizia e Pace – di Michele Palumbo

Realizzare la propria vocazione costituisce una delle più grandi sfide per l’individuo contemporaneo ed è una delle condizioni che maggiormente influisce sulle finalità della propria esistenza. 

In tale ottica, l’incontro con padre Giovanni Santolini è un’esperienza che edifica, che arricchisce, che aiuta a  comprendere come vivere il proprio tempo in risposta al grande bisogno che c’è nel mondo di umanità. Uomo, prete, missionario, dal forte potere empatico e dalla contagiosa allegria, continua a conquistare, a oltre venti anni dalla sua morte,  le simpatie di chi lo incontra, seppure soltanto tra le righe delle sue memorie. Nel suo percorso di vita ha saputo coniugare la propria fragilità con scelte coraggiose, operate nel quotidiano, che portano a interrogarci su concetti quali “eroismo” e “santità”. 

La lettura di seguito proposta, semplice e accessibile, è una raccolta eterogenea di contributi che spazia dalle immagini alla poesia, da documenti originali a testimonianze dirette che ne celebrano il ricordo. I testi, lontani da ogni retorica da epitaffio,  ritraggono invece uno spaccato della “vita normale di un eroe”.

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Dizionario dei Valori Oblati

La povertà volontaria è sempre stata considerata un elemento essenziale della vita religiosa. Senza di essa non possiamo capire cosa significhi camminare sulle orme di Cristo che si è fatto servo (vedi Fil 2,7) e per noi si è fatto povero per arricchirci con la sua povertà (vedi 2 Cor 8,9). Senza di essa, le condizioni essenziali per la consacrazione al servizio del Regno non sono soddisfatte: umiltà, distacco dalle cose terrene e totale disponibilità alla comunione e alla dedizione. Essa costituisce la beatitudine fondamentale del programma religioso di Gesù: “Beati i poveri di cuore, perché di essi è il regno dei cieli” (Mt 5,3). I poveri di cuore, quelli che hanno un cuore da povero, sono quelli che sono liberi e aperti a accogliere tutte le ricchezze del Regno. Questo è il valore evangelico primario della povertà volontaria. Tutti i religiosi la adottano come espressione del loro desiderio incondizionato di seguire Cristo e come segno della loro ricerca della carità perfetta.

REGIONE EUROPA PER JPIC P. SERGIO NATOLI, OMI COORDINATORE PER LA REGIONE EUROPA PER JPIC

La Congregazione dei Missionari Oblati di Maria immacolata ha un ufficio centrale presso la casa generale in Via Aurelia N° 290 – Roma (OMI JPIC | OMI World), per promuovere il servizio di Giustizia, pace ed integrità del creato, come aspetto integrante dell’impegno di evangelizzazione dei suoi membri e delle comunità apostoliche omi. Questo ufficio riunisce e coordina i responsabili del coordinamento del servizio JPIC dei differenti continenti. P. Sergio Natoli coordina il servizio svolto dagli Oblati in Europa.